Impianti classici e impianti basali

Le differenze principali

Quali sono le differenze principali tra gli impianti classici e quelli basali? Qual’è iltipo di impianto più adatto al vostro caso specifico? Sono adatti gli impianti dentali nei casidi pazienti che soffrono di diabete, parodontite oppure atrofia ossea grave? Le risposte aqueste e a tante altre domande troverete più sotto. Buona lettura!

 

La differenza principale tra gli impianti classici e quelli basali è che gli impianti classici sono bicomponenti, cioè sono composti da due parti (vengono inseriti nella parte morbida dell’osso/osso spugnoso) e la cura con questo tipo di impianti è più lunga in termini di tempo, gli impianti basali invece sono monocomponenti (vengono inseriti nella parte più dura dell’osso/osso corticale) e avete l’opportunità di avere un nuovo sorriso anche entro 3 giorni!

Il vantaggio principale degli impianti basali è che nel loro caso non è necessario fare le incisioni, come nel caso degli impianti classici ad esempio, ma si inseriscono direttamente nell’osso, cosa che rende la procedura molto meno invasiva e indolore!

Quali sono le altre differenze tra impianti classici e basali?

 

Impianti basali 

Impianti classici 

Sono adatti a pazienti con diabete, parodontite e altre malattie croniche?

(Grazie al metodo MENO INVASIVO.)

Non sono consigliati.

(A causa del metodo più invasivo.)

Qual’è la percentuale dell’efficacia della procedura

98 % – 99 %

89 % – 95 %

Sono adatti a pazienti fumatori?

 Sì

(Sono composti da una sola parte e sono fatti in titanio lucido che permette di mantenere una buona igiene. Inoltre gli impianti basali si inseriscono nello strato più profondo dell’osso che è più vascolarizzato, cioè con più vasi sanguigni.)

Non sono consigliati.

(Struttura bicomponente)

Sono adatti a pazienti con un’atrofia ossea moderata o grave (perdita di osso)?

(Vengono inseriti nella parte dura dell’osso e sono di qualche millimetro più lunghi degli impianti classici, questo li rende la scelta migliore nei casi in cui c’è una grave atrofia ossea.)

NO

(Vengono inseriti nella parte più morbida dell’osso che appunto manca nei pazienti con un’atrofia ossea grave.) 

È necessario fare procedure аggiuntive come l’innesto osseo (aumento dell’osso)?

NO

Nella maggior parte dei casi sì.

È necessario fare la procedura per l’aumento del seno mascellare (sinus lift)?

NO

(Gli impianti basali sono monocomponenti e la loro parte superiore si piega e questo fa sì che il seno mascellare non sia compromesso)



(La loro struttura bicomponente non permette che vengano piegati.)

Quanto dura la procedura

Da 72 ore a 3 mesi.

Da 6 mesi ad 1 anno e mezzo.

Siete indecisi su che tipo di impianti scegliere? Inviateci la vostra radiografia panoramica recente tramite la nostra pagina di contatto (https://nurident.com/it/contatto/), e i nostri specialisti la analizzeranno gratis.

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